Riunione allargata della Redazione centrale de “Il Bolscevico” e della Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del CC del PMLI
“Il Bolscevico” lanciato verso i prossimi 50 anni
Pieno appoggio all'importantissima ed educativa relazione di Mino Pasca. Interventi puntuali e propositivi. Lo sviluppo del lavoro de “Il Bolscevico” è condizionato dalle forze di cui disponiamo. In ogni caso va incardinato sulle priorità e sulle esigenze del PMLI e della lotta di classe

Un paio di ore dopo la conclusione della Commemorazione di Mao nella quale il compagno Enrico Chiavacci ha trattato il tema sul Fronte unito e la lotta del PMLI per il socialismo, presso la Sede centrale e de “Il Bolscevico” si è tenuta una riunione congiunta di bilancio critico e autocritico tra la Redazione centrale de “Il Bolscevico e la Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del Partito allargata ai collaboratori esterni.
Attorniato dalle compagne e dai compagni con indosso la maglietta del cinquantenario del giornale, il compagno Mino Pasca, portavoce della redazione Centrale, ha iniziato la sua relazione.
 

La relazione di Pasca
Il suo articolato intervento, in questo numero pubblicato integralmente su proposta – poi accolta – avanzata dalla riunione stessa, è stato accolto e apprezzato come una vera lezione di giornalismo marxista-leninista, utile per fare il punto della situazione attuale, per individuare le lacune che devono essere migliorate e le difficoltà che devono essere superate, ma anche come un documento capace di mettere in luce quello che viene definito come “un miracolo dei marxisti-leninisti che si ripete ogni settimana da cinquanta anni”.
Dopo aver ringraziato i compagni presenti e rivolto un particolare saluto al compagno Giordano che per motivi di salute non è potuto essere presente, sottolineando che “egli è idealmente fra noi grazie ai suoi tanti contributi giornalistici di alta qualità politica che ha saputo regalarci in questi anni”, il compagno Pasca è passato a illustrare i temi della relazione.
Di rilievo alcuni suoi passaggi di fondamentale importanza, come quando ha affermato che “i nostri articoli devono essere come palle di fucile contro il nemico di classe e insieme come raggi di sole che rompono le tenebre, illuminano il cammino del proletariato e delle masse popolari”.
Quando ha spiegato le caratteristiche delle Penne Rosse” e si è soffermato sulla necessità di avere all'interno del Partito e conseguentemente anche nella Redazione Centrale degli Esperti Rossi, con tutto quello che ciò comporta, ha trovato l'attenzione assoluta dei presenti, consapevoli e decisi a non lasciarsi sfuggire una così importante occasione per migliorare il proprio lavoro e la propria militanza.
In seguito il compagno, con il suo solito stile pungente e magnetico, si è addentrato più tecnicamente nell'argomento, trattando l'origine e il percorso attraverso il quale nascono le varie parole d'ordine e l'importanza del rilanciarle anche sulle colonne del nostro giornale, facendo vari esempi concreti.
Infine, il compagno ha posto sul tavolo alcune utili critiche che possono aiutare a migliorare lo stile di lavoro dei membri della Redazione Centrale, dei collaboratori esterni, delle Redazioni locali e dei corispondenti delle istanze regionali e locali.
Dopo gli inviti a studiare di più e meglio, a essere più propositivi, più autonomi e più autosufficienti e a risalire sempre alle fonti delle notizie prima di intervenire, il compagno Pasca ha avvertito che nella Redazione centrale “deve regnare l'emulazione, imparando l'uno dall'altro per migliorarci ed aiutarci incessantemente”. Infine ha fatto il punto sull'organizzazione della festa che il 15 dicembre celebrerà a Firenze il Cinquantenario de “Il Bolscevico”, questo traguardo storico che però, per gli obiettivi strategici che si pone il Partito, da un punto di vista storico, non è tanto di più di un primo passo del suo avvenire.
 

Gli interventi delle Penne Rosse
Dopo i prolungati applausi che hanno sottolineato l’apprezzamento per la relazione del compagno Pasca, le compagne ed i compagni presenti hanno preso tutti la parola, proponendo preziose riflessioni che hanno contribuito e rendere collettivo il lavoro di bilancio critico e autocritico che rappresentava l’obiettivo primario della riunione.
Alcuni compagni hanno chiesto, come già accennato, la pubblicazione integrale del testo della relazione che, oltre a essere utile anche per le redazioni locali de “Il Bolscevico” e dei corrispondenti delle istanze regionali e locali del Partito, sarà capace di mostrare all’esterno della redazione ed anche del Partito, qual è la vera natura del giornale del proletariato, come lavora e come giunge alla pubblicazione dei suoi articoli.
Sul tavolo sono state poste molte questioni, fra le quali la necessità di trovare spazi per intensificare il bombardamento politico delle giunte locali, quella di inserire periodicamente o all’occorrenza, recensioni di libri d’attualità o film (come fatto alcune volte in passato) dal contenuto di nostro interesse e che possa suscitare dibattito.
Nel suo intervento, il compagno Loris Sottoscritti, redattore capo de “Il Bolscevico”, affermando che “Il Bolscevico è insostituibile” e sottolineando il passaggio sulla ricerca delle fonti nella relazione del compagno Pasca, ha valutato come possibile l’introduzione delle sopracitate recensioni.
Una ulteriore area di miglioramento è stata individuata nella necessità di tenere il sito puntualmente aggiornato nelle varie sezioni con gli ultimi articoli pubblicati.
Alcuni compagni hanno fatto autocritica riconoscendosi nelle criticità espresse dal compagno Pasca, segno che certi compagni hanno già iniziato a farla fruttare, riflettendone i contenuti e la necessità di bilancio su loro stessi.
Tanti apprezzamenti sono stati rivolti alla grafica del giornale ed in particolare al compagno Giancarlo, storico grafico e fotografo de “Il Bolscevico”, che contribuisce a creare le condizioni affinché le parole d’ordine del Partito siano “facilitate” dall’impostazione e dalle immagini che hanno in se profondi e marcati contenuti di classe.
Tutti gli interventi hanno evidenziato il grande amore per il Partito e per il lavoro che le Penne Rosse svolgono instancabilmente, facendo della penna lo loro arma nella lotta di classe; sono stati ribaditi e rilanciati alcuni concetti fondamentali come il gioco di squadra, la necessità di autosufficienza e l’importanza di evitare l’appiattimento sulle posizioni riformiste, il “miracolo” di classe rappresentato dall’esistenza de “Il Bolscevico” e il suo ruolo con l’avvento della cosiddetta “rivoluzione digitale” che inevitabilmente ridisegnerà ancora, in maniera più radicale i rapporti di lavoro e conseguentemente quelli sociali.
La compagna Monica Martenghi, Direttrice Responsabile de “Il Bolscevico”, ha parlato di “relazione di particolare importanza”, soffermandosi sul fatto che il giornale stesso, semplicemente perché esce al pubblico, consente alla storia e alla analisi marxista-leninista del PMLI di rimanere scritta e quindi di esistere. Una questione che troppo spesso diamo per scontata ma che invece ha una importanza che da sola vale i sacrifici che facciamo.
La compagna ha citato l’appello del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, agli intellettuali di sinistra durante l’intervento “Sulle due culture” per evidenziare l’importanza di mantenere questo approccio anche in futuro. E infine ha invitato i presenti a riflettere sulla relazione presentata dal compagno Pasca per poter poi intervenire per migliorare la qualità del proprio lavoro giornalistico.
Di particolare rilievo, l’intervento di una compagna, che come tanti altri – praticamente tutti – redattori centrali ha avuto un passato da militante di base nel quale quotidianamente e in via prevalente diffondeva il giornale, allora cartaceo, che ha affermato con un filo di commozione come “noi prima eravamo le gambe e le braccia che portavano il giornale fra i lavoratori, oggi siamo anche la testa e riusciamo ad apprezzare meglio tanti aspetti di questo “miracolo” che prima ci sfuggivano e che, tutto sommato, non riuscivamo né a comprendere fino in fondo, né a pensare”.
 

Le conclusioni di Pasca
Il compagno Pasca ha ringraziato per l’assenso unanime ai contenuti espressi nella relazione, auspicando che ciascuno dei redattori centrali, faccia un bilancio anche su se stesso di quanto animatamente discusso.
Ha ringraziato anche tutte le compagne e i compagni per i loro proficui interventi e si è prodigato nel tentativo, centrato, di rispondere alle domande e di approfondire alcuni aspetti.
Riferendosi all’oscuramento del sito e all’impossibilità di utilizzarlo all’esterno ma anche all’interno per la ricerca degli articoli, (situazione che qualche intervento ha bollato come “facilità del sistema di tapparci la bocca”) il compagno ha affermato che anche nel 2013 quando condizioni economiche disperate portarono alla sospensione della pubblicazione cartacea del giornale, diversi compagni, tra cui un dirigente, pensarono che non solo il giornale, ma anche l’intera vita del Partito fosse a rischio; la pratica ha dimostrato che il PMLI e “Il Bolscevico” hanno resistito e lavorano con lo stesso entusiasmo e la stessa fiducia del primo giorno di lotta.
Certo è – ha proseguito il compagno – che il black out ai danni del sito è stato grave e ce ne ha fatta capire l’importanza; tuttavia se per qualche motivo questo episodio dovesse ripresentarsi anche in maniera definitiva, ciò non sarà comunque sinonimo di “fine” poiché il Partito e il suo giornale hanno gli anticorpi e la linea per far fronte anche a situazioni di piena emergenza come quelli ipotizzati.
Importante anche la riflessione sul fatto che non dobbiamo mai vedere “né tutto bianco, né tutto nero”, che in riferimento all’oggetto della riunione significa in sostanza non considerare la situazione generale, di lavoro e di qualità produttiva del giornale né facile ed ottima, ma nemmeno pessima poiché dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti per migliorarli, ma anche delle nostre forze per poter far leva su di esse.
Sulla questione degli Esperti Rossi il compagno ha rafforzato il passaggio già trattato sottolineando che “noi stessi non eravamo giornalisti ma lo siamo diventati approfondendo instancabilmente contenuti e tecniche. (…) Essere intellettuali marxisti-leninisti non significa essere laureati necessariamente alle università della borghesia, ma a quelle della lotta di classe”.
Riferendosi alle diverse proposte avanzate dagli interventi, ha ricordato che lo sviluppo del lavoro de “Il Bolscevico” è condizionato dalle forze di cui disponiamo. In ogni caso va incardinato sulle priorità e sulle esigenze del PMLI e della lotta di classe.
Il compagno Pasca ha terminato le sue conclusioni con l’auspicio che alla prossima riunione della Redazione Centrale si possa discutere di altre criticità, poiché vorrebbe dire che il lavoro, l’applicazione e lo studio ci hanno consentito di superare le problematiche che abbiamo oggi.
Dopo un ulteriore e meritatissimo applauso al compagno Pasca, i presenti ne hanno riservato un altro al compagno Vittorio, primo tipografo rosso de “Il Bolscevico”. Egli assieme ad altri compagni – fra i quali la compianta compagna Nerina “Lucia” Paoletti – si recava in auto e lo diffondeva davanti alle grandi fabbriche di Milano.
Infine tutti i presenti hanno confermato la proposta di Pasca sulle iniziative in programma per celebrare il cinquantenario del giornale, proponendo interessanti e preziose aggiunte che sono state recepite con entusiasmo.
Alle 17, come previsto, la riunione si è conclusa, segnando vittoriosamente un ulteriore punto in favore delle Penne Rosse e della stampa marxista-leninista. “Il Bolscevico” è stato lanciato verso i prossimi 50 anni.

25 settembre 2019